Tengo lo sguardo
fisso all’infinito
dove tutto si muove
eppure non si vede.
Contemplo le fisse
stelle del firmamento
distanti l’un dall’altra
da un gran vuoto.
Ecco ciò che separa
l’uomo peccatore
dalla divin sapienza
dell’Iddio Creatore.
Poesia di ARTURO GUZZARDI
fisso all’infinito
dove tutto si muove
eppure non si vede.
Contemplo le fisse
stelle del firmamento
distanti l’un dall’altra
da un gran vuoto.
Ecco ciò che separa
l’uomo peccatore
dalla divin sapienza
dell’Iddio Creatore.
Poesia di ARTURO GUZZARDI
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