sabato 6 dicembre 2008

Perché Gesù Cristo è morto?

Cosa successe quando Gesù morì sulla croce? Può la morte di una persona influenzarmi oggi?

Gesù venne per mostrarci qual è il vero volto di Dio. Lo fece con la sua vita e con il suo insegnamento. Egli descrisse l'amore, la verità e la giustizia di Dio utilizzando racconti tratti dalla vita quotidiana, che chiunque poteva comprendere. Ma la ragione più grande della sua venuta fu la risoluzione del problema fondamentale di ogni persona vivente: l'orgoglio e l'egoismo. È proprio questo ciò che vi è di più sbagliato nel mondo. Questa è la causa di tutti i litigi e le rotture nelle relazioni tra le persone e tra le nazioni…”Fatemi strada!” ,”Prima io…”.


La Bibbia lo chiama semplicemente peccato. Perciò il peccato non è solo uccidere, rubare o compiere malvagità. Esso è profondamente radicato nel cuore dell'umanità. Sfortunatamente noi viviamo in un mondo imperfetto, pieno di dolore e sofferenza, rifiuto e collera. Noi facciamo parte di questa realtà. Ciò che gli altri fanno e dicono c'influenza e causa dolore e ferite. Qualunque abuso o violenza sull'infanzia, Può danneggiare una persona nella vita adulta e può farla sentire di poca o nessuna importanza. L'egoismo di un Hitler o di uno Stalinin, l'avidità dei baroni della droga causano indicibili sofferenze un numero enorme di persone.


Il peccato dell'uomo interrompe le relazioni tra la gente e anche le relazioni con Dio, così che egli finisce per sembrare lontanissimo e disinteressato alla vita del nostro mondo. Da soli, noi non possiamo tornare a Dio; non ne siamo abbastanza capaci! Per cambiare questa situazione era necessario qualcuno che fosse senza peccato, qualcuno che fosse perfetto in modo assoluto, e che perciò fosse in grado di riportarci a Dio. Perché questo potesse accadere, occorreva affrontare il problema del peccato dell'uomo. Dio lo risolse una volta per tutte
Dio non è solo perfetto amore; egli è anche giustizia perfetta. La sua giustizia esige che tutti i peccati e la malvagità vengano puniti. Tutti noi siamo d’accordo che un giudice deve far rispettare la legge che giustizia deve essere fatta, altrimenti regnerebbe ovunque l'anarchia. L'infinito amore di Dio viene mostrato con l'invio di Gesù nel nostro mondo per assumere su di sé (lui che è senza peccato!) tutti i nostri peccati e le nostre colpe.


Se ci fosse stata una qualsiasi altra soluzione, Dio l'avrebbe certamente trovata.
Gesù soffrì sulla croce la condanna che giustamente meritano i nostri peccati. Poiché le loro conseguenze furono addossate su di lui, egli sperimentò la tragica situazione di essere abbandonato e separato dal Padre, quando si trovò appeso sulla croce:
“Mio Dio, mio Dio, perché mi hai abbandonato?”.
Sulla croce Gesù assunse su di sé tutte le conseguenze del peccato umano; tutti i sentimenti d'isolamento e d'abbandono, tutto il dolore e la sofferenza, tutto il rifiuto e la collera dell'intera umanità.

Appena prima di morire, Gesù gridò “Tutto è compiuto!”. Il suo compito di salvarci dal peccato, dalla morte e dell'inferno era stato portato a termine. Queste parole possono anche significare che un debito è stato pagato. L'enorme debito del peccato dell'uomo fu pagato una volta per tutte. Il ritorno a Dio e al perdono completo è ora possibile. Il ponte tra Dio e noi è stato ripristinato. L'amicizia con Dio è una realtà per tutti coloro che vengono a Gesù in amore e fede. Tra i testimoni che erano presso la croce c'era anche Pietro, il quale scrisse più tardi:
“Cristo stesso assunse i nostri peccati corporalmente sulla croce”.
“Cristo morì per i peccati una volta per tutte, un uomo buono in favori di peccatori, per condurvi a Dio”.

Questo famoso inno lo dice in maniera molto semplice e chiara:
Dolce Signore, ora muori in croce, e la tua croce da vita al mondo intero.
Noi ti preghiamo, o nostro Salvatore: pietà, Signore!

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Abbà Padre

Gesù è morto anche per te!

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